fonte GravinaOnLine
"BASILICA CATTEDRALE"
La prima cattedrale fu realizzata sotto il dominio normanno. Si era a cavallo tra il secolo XI e XII e la città era feudo della signoria Normanna che vollero la cattedrale accanto al loro castello. Di stile romanico, secondo i canoni architettonici dell’epoca aveva lunghezza doppia rispetto alla larghezza. Il campanile era posto al centro della costruzione, che era a tre navate, mentre le due laterali finivano nelle torri del suddetto castello.
Ma due terribili eventi sconvolsero la cittadina intera ed ebbero conseguenze disastrose sul complesso monumentale. Correva l’anno1447 quando vasti incendi danneggiarono gran parte dell’edificio, che ebbe il definitivo colpo di grazia nella terribile nottata del 5 dicembre 1456, quando un sisma terribile, mise in ginocchio la città distruggendo quasi in toto l’antico edificio ecclesiastico. La ricostruzione iniziò circa un trentennio dopo, sotto l’episcopato di Mons. D’Aquino (1482-1508), che fu sollecitato dal Capitolo e dalle famiglie più in vista dell’epoca che pensarono di finanziare privatamente la costruzione di un nuovo edificio sulle rovine del vecchio. La ricostruzione fu continuata con l’utilizzazione del mazzero, pietra dura che si trova in loco. Il tempio sacro fu dedicato alla Vergine Assunta e nel corso degli anni conobbe varie opere di abbellimento e di restauro.
Orientata da Est ad Ovest, la facciata si pone su due piani, che ne sottolineano l’altezza e l’ampiezza della navata centrale e delle due navate laterali. Queste navate hanno ciascuna un ingresso: grande quello centrale, ridotti quelli laterali. Il portale maggiore è incompleto, mentre i due portali più piccoli sono provvisti di conchiglie con puttini in altorilievo e di due sculture rappresentanti il Cristo risorto a destra e il Cristo legato alla colonna a sinistra. Un rosone a ventiquattro razze sovrasta l’entrata centrale ed il secondo piano della navata, movimentandone la facciata.
Il portale della facciata Sud ha sul frontespizio un bassorilievo con Madonna e Bambino. Sopra questo gruppo statuario si ergono maestose le statue dei fondatori della Chiesa cristiana, i SS. Paolo e Pietro, che si pongono a destra ed a sinistra. Il gruppo monumentale è definito dalla statua centrale del Cristo risorto, caduta nel 1900, restaurata e rimessa nella sua posizione originaria.
Internamente la cattedrale è a tre navate divise da quattordici colonne sormontate da capitelli di diverse fogge che reggono arcate a tutto sesto. Il soffitto centrale è di legno intagliato e dorato in stile barocco con 5 quadri applicati durante l’episcopato di mons. D. Valvassorio. Sotto l’arco di trionfo pende un ricco festone azzurro con stelle dorate, sorretto da angeli. Vari stemmi di vescovi e di componenti della famiglia Orsini sono situati nella parte superiore del soffitto. Il presbiterio accoglie un coro in noce massiccio a due ordini di sedili. L’organo peso 80 quintali e conta 2135 canne. Gli altari a partire dal fondo della navata destra sono di : S. M. della Consolazione, del Crocifisso, della presentazione di M.V. al tempio di Salomone, della Pentecoste, di S. Filippo Neri e di S. M. Arcangelo, protettore della città. In fondo alla navata c’è il Fonte Battesimale fatto restaurare da P.P. Benedetto XIII. Nell’altra navata gli altari sono: della Sacra Famiglia, S. Maria del Piede, del Santissimo o Capellone, di S. Maria di Costantinopoli, della croce, di S. Francesco di Paola.
La sacrestia fu eretta sulle fondamenta dell’antico castello normanno e conserva un bancone in noce del 1561, finemente intarsiato anche all'interno dei cassettoni e delle portelle. Nella parte sottostante alla Cattedrale troviamo la Chiesa di Santa Croce conosciuta come "soccorpo della Cattedrale" o "lamia dei morti". E' a tre navate, con diverse sepolture dal secolo XVI al secolo XIX.
Ma due terribili eventi sconvolsero la cittadina intera ed ebbero conseguenze disastrose sul complesso monumentale. Correva l’anno1447 quando vasti incendi danneggiarono gran parte dell’edificio, che ebbe il definitivo colpo di grazia nella terribile nottata del 5 dicembre 1456, quando un sisma terribile, mise in ginocchio la città distruggendo quasi in toto l’antico edificio ecclesiastico. La ricostruzione iniziò circa un trentennio dopo, sotto l’episcopato di Mons. D’Aquino (1482-1508), che fu sollecitato dal Capitolo e dalle famiglie più in vista dell’epoca che pensarono di finanziare privatamente la costruzione di un nuovo edificio sulle rovine del vecchio. La ricostruzione fu continuata con l’utilizzazione del mazzero, pietra dura che si trova in loco. Il tempio sacro fu dedicato alla Vergine Assunta e nel corso degli anni conobbe varie opere di abbellimento e di restauro.
Orientata da Est ad Ovest, la facciata si pone su due piani, che ne sottolineano l’altezza e l’ampiezza della navata centrale e delle due navate laterali. Queste navate hanno ciascuna un ingresso: grande quello centrale, ridotti quelli laterali. Il portale maggiore è incompleto, mentre i due portali più piccoli sono provvisti di conchiglie con puttini in altorilievo e di due sculture rappresentanti il Cristo risorto a destra e il Cristo legato alla colonna a sinistra. Un rosone a ventiquattro razze sovrasta l’entrata centrale ed il secondo piano della navata, movimentandone la facciata.
Il portale della facciata Sud ha sul frontespizio un bassorilievo con Madonna e Bambino. Sopra questo gruppo statuario si ergono maestose le statue dei fondatori della Chiesa cristiana, i SS. Paolo e Pietro, che si pongono a destra ed a sinistra. Il gruppo monumentale è definito dalla statua centrale del Cristo risorto, caduta nel 1900, restaurata e rimessa nella sua posizione originaria.
Internamente la cattedrale è a tre navate divise da quattordici colonne sormontate da capitelli di diverse fogge che reggono arcate a tutto sesto. Il soffitto centrale è di legno intagliato e dorato in stile barocco con 5 quadri applicati durante l’episcopato di mons. D. Valvassorio. Sotto l’arco di trionfo pende un ricco festone azzurro con stelle dorate, sorretto da angeli. Vari stemmi di vescovi e di componenti della famiglia Orsini sono situati nella parte superiore del soffitto. Il presbiterio accoglie un coro in noce massiccio a due ordini di sedili. L’organo peso 80 quintali e conta 2135 canne. Gli altari a partire dal fondo della navata destra sono di : S. M. della Consolazione, del Crocifisso, della presentazione di M.V. al tempio di Salomone, della Pentecoste, di S. Filippo Neri e di S. M. Arcangelo, protettore della città. In fondo alla navata c’è il Fonte Battesimale fatto restaurare da P.P. Benedetto XIII. Nell’altra navata gli altari sono: della Sacra Famiglia, S. Maria del Piede, del Santissimo o Capellone, di S. Maria di Costantinopoli, della croce, di S. Francesco di Paola.
La sacrestia fu eretta sulle fondamenta dell’antico castello normanno e conserva un bancone in noce del 1561, finemente intarsiato anche all'interno dei cassettoni e delle portelle. Nella parte sottostante alla Cattedrale troviamo la Chiesa di Santa Croce conosciuta come "soccorpo della Cattedrale" o "lamia dei morti". E' a tre navate, con diverse sepolture dal secolo XVI al secolo XIX.
